sabato 28 aprile 2012

Parliamo di INCI

Chi conosce il mondo della cosmesi sa già cos'è un INCI ma siamo tutti capaci di leggerlo e capirlo??? Voglio dire tutte sappiamo andare a cercare i nomi degli ingredienti nel sito del biodizionario (www.biodizionario.it) di Fabrizio Zago ma sappiamo veramente di cosa si tratta??!!
L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è l'elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard.
Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione il proprio INCI, ovvero l'elenco degli ingredienti in esso contenuti.
Tale elenco è composto in ordine decrescente cioè al primo posto si indica l'ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa.

Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino, seguito dalla parte di essi utilizzata in lingua inglese.
Ad esempio: "prunus dulcis oil" sta per "olio di mandorle dolci". 
Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese.
Ad esempio: "sodium laureth sulfate" sta per "sodio lauriletossisolfato".
Quando compriamo un prodotto per l'igiene o per la cosmesi dovremmo tutti perdere qualche minuto a leggere la lista degli ingredienti per cercare di capire cosa stiamo comprando. All'inizio tutte quelle diciture saranno difficili ma con una corretta informazione e un pò di pratica impareremo a scegliere i prodotti con la giusta formulazione e a lasciare sul banco quelli pieni di sostanze non solo sintetiche ma, in molti casi, anche nocive per la nostra salute.
I coloranti sono indicati sempre in fondo, con la sigla C.I., seguita da un numero identificativo, solitamente quando questo numero è DISPARI allora sono Coloranti SINTETICI!!
Ci sono sostanze che sarebbe meglio evitare:
Petrolatum, Paraffinum liquidum, mineral oil, vaselina – derivati dalla raffinazione del petrolio, inquinanti e comedogeni.
Ingredienti che finiscono in -one, -thicone, -siloxane – sono siliconi perciò sintetici e non biodegradabili. Ancora non si conoscono gli effetti a lungo termine sulla salute.
Cocamidi DEA, MEA, TEA (es. triethanolamine), MIPA – si trovano spesso nei bagnoschiuma/shampoo, servono a sostenere la schiuma ma sono molto aggressivi sulla cute. Sono sintetici e possono formare sostanze cancerogene.
EDTA (es. tetrasodium EDTA): solubilizza i metalli pesanti e inquina le acque.
Triclosan- disinfettante, allergenico che si accumula nel corpo e può andare in circolo.
PEG e PPG- derivati petroliferi che contengono anche minime tracce di diossano e ossido di etilene.
DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea, formaldheyde, methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone, sodium hydroxymethylglycinaterilasciano formaldeide!!!!!. 
L'esposizione alla formaldeide può sfociare in un'ipersensibilità o nello sviluppo di un'allergia. A forti dosi è cancerogena.
Carbomer, crosspolymer, acrylate(s), styrene, copolymer, nylon – sintetici e derivati petroliferi
Nonoxynol, poloxamer – sintetici, allergenici
-trimonium, -dimonium tossici per gli organismi acquatici e poco biodegradabili
glicol – solvente petrolifero.
Butyl e Propyl Paraben - conservanti dannosi
E' importante conoscere gli INCI anche per capire se un prodotto mantiene quello che promette. Se, ad esempio, compriamo una crema alla vitamina C ci aspettiamo che la vitamina sia l'ingrediente principale. Guardando l'INCI se l'ascorbic acid è tra le prime posizioni allora il cosmetico ne contiene tanto, se lo troviamo verso la fine allora la sua quantità sarà minima e perciò inefficace e quindi il prodotto deriverà solo da una sovraesposizione di marketing!!

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